Buon Natale a chi non lo può festeggiare
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Buon Natale a chi non lo può festeggiare
Casalnuovo: lettera a Babbo Natale di Antonella, bimba ammalata
Casalnuovo. «Vorrei che Babbo Natale mi regalasse la possibilità di poter continuare a seguire le lezioni scolastiche fino a giugno come tutti i bambini». È il desiderio di Antonella Scotti, 7 anni, la cui vita dipende da un respiratore perché dalla nascita è affetta da una grave forma di atrofia muscolare spinale genetica che la costringe ad essere immobilizzata a letto. Antonella comunica solo con lo sguardo e fino a marzo grazie a un progetto scolastico di insegnamento domiciliare è assistita a casa da tre insegnanti che si alternano su tre giorni settimanali per 2 ore per consentirle di apprendere l’insegnamento di base della seconda elementare. 100 ore di insegnamento in tutto che non coprono l’intero anno scolastico e nè tantomeno l’orario giornaliero e che se applicate a pieno regime con la normale giornata scolastica le consentirebbero di studiare soltanto per 20 giorni. Un problema che sta rendendo infelice Antonella che con i maestri ha istaurato anche un bellissimo rapporto che le ha consentito di raggiungere progressi enormi nella matematica e nella lettura dove è diventata la colonna portante del progetto scolastico: «Leggere per». «Si dovrebbe avere maggiore attenzione verso i piccoli che come mia figlia – afferma mamma Patrizia - non possono condurre una vita normale. Io ho avuto una supplenza come bidella che sarò costretta a lasciare perché non ho nessuno che possa badare alla bambina». Intanto però la piccola per Natale ai genitori non ha chiesto regali, ma la possibilità di poter studiare portando l’attenzione della mamma con lo sguardo sui libri di scuola e i maestri. Il collegio docenti, però, nonostante il parere favorevole della dirigente scolastica Assunta De Falco ha bocciato la proposta di aumentare il monte ore di lezione domIciliare. Nel frattempo la direttrice si è attivata per acquistare un computer portatile e far seguire alla piccola le lezioni a distanza da casa. Mamma Patrizia però dice: «Così verrà meno il rapporto umano con i professori, Antonella già soffre perché non ha mai potuto conoscere i suoi coetanei della seconda elementare».
"Il Mattino" 16/12 Anita Capasso
AUGURI ANTONELLA
Casalnuovo. «Vorrei che Babbo Natale mi regalasse la possibilità di poter continuare a seguire le lezioni scolastiche fino a giugno come tutti i bambini». È il desiderio di Antonella Scotti, 7 anni, la cui vita dipende da un respiratore perché dalla nascita è affetta da una grave forma di atrofia muscolare spinale genetica che la costringe ad essere immobilizzata a letto. Antonella comunica solo con lo sguardo e fino a marzo grazie a un progetto scolastico di insegnamento domiciliare è assistita a casa da tre insegnanti che si alternano su tre giorni settimanali per 2 ore per consentirle di apprendere l’insegnamento di base della seconda elementare. 100 ore di insegnamento in tutto che non coprono l’intero anno scolastico e nè tantomeno l’orario giornaliero e che se applicate a pieno regime con la normale giornata scolastica le consentirebbero di studiare soltanto per 20 giorni. Un problema che sta rendendo infelice Antonella che con i maestri ha istaurato anche un bellissimo rapporto che le ha consentito di raggiungere progressi enormi nella matematica e nella lettura dove è diventata la colonna portante del progetto scolastico: «Leggere per». «Si dovrebbe avere maggiore attenzione verso i piccoli che come mia figlia – afferma mamma Patrizia - non possono condurre una vita normale. Io ho avuto una supplenza come bidella che sarò costretta a lasciare perché non ho nessuno che possa badare alla bambina». Intanto però la piccola per Natale ai genitori non ha chiesto regali, ma la possibilità di poter studiare portando l’attenzione della mamma con lo sguardo sui libri di scuola e i maestri. Il collegio docenti, però, nonostante il parere favorevole della dirigente scolastica Assunta De Falco ha bocciato la proposta di aumentare il monte ore di lezione domIciliare. Nel frattempo la direttrice si è attivata per acquistare un computer portatile e far seguire alla piccola le lezioni a distanza da casa. Mamma Patrizia però dice: «Così verrà meno il rapporto umano con i professori, Antonella già soffre perché non ha mai potuto conoscere i suoi coetanei della seconda elementare».
"Il Mattino" 16/12 Anita Capasso
AUGURI ANTONELLA
Re: Buon Natale a chi non lo può festeggiare
Auguriamo un buon Natale alla bimba e alla sua famiglia.
Ma forse il loro più povero ma pieno d'amore sarà meglio di quello di tanti altri
Ma forse il loro più povero ma pieno d'amore sarà meglio di quello di tanti altri
coccolina- Principiante
- Numero di messaggi : 135
Data d'iscrizione : 13.12.07
Re: Buon Natale a chi non lo può festeggiare
concordo in pieno con te, questi bimbi meno fortunati portano talmente tanto amore in una casa ke nn tutti possono immaginarlo...
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