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Messaggio  crudelia Lun Dic 17, 2007 12:27 pm

Detrazioni apparecchi tv: come fare per la detrazione

Il consumatore che acquista nel 2007 un televisore digitale e che è in regola con il canone di abbonamento al servizio pubblico potrà detrarre nel 2008 dall'IRPEF una parte del costo del televisore fino ad un massimo di 200 euro.
Una misura introdotta con l'obiettivo di favorire il rinnovo del parco degli apparecchi televisivi in vista della transizione al digitale e di avviare una nuova cultura del digitale tra le famiglie italiane.
Come espressamente previsto dall'articolo 1, comma 361, della legge finanziaria 2007, le caratteristiche cui devono rispondere gli apparecchi televisivi che possono beneficiare del bonus fiscale, sono definite in modo tale da "garantire il rispetto del principio di neutralità tecnologica e la compatibilità con tutte le piattaforme trasmissive esistenti". La scelta operata, quindi, è nel senso di incentivare l'acquisto degli apparecchi televisivi con sintonizzatore digitale integrato, senza discriminare alcuna tecnica trasmissiva esistente.

CHE TIPO DI AGEVOLAZIONE CONCEDE L’AMMINISTRAZIONE PER L’ACQUISTO DI “APPARECCHI TELEVISIVI” ANCHE CON SINTONIZZATORE DIGITALE?

Una detrazione fiscale per la dichiarazione dei redditi IRPEF “Anno 2007” che verrà presentata nel 2008, pari al 20 per cento delle spese sostenute entro il 31 dicembre 2007 ed effettivamente rimaste a carico (fino ad un importo massimo delle stesse di 1.000 euro), per l'acquisto di un “apparecchio televisivo” dotato anche di sintonizzatore digitale integrato. In pratica la detrazione può arrivare fino ad un massimo di 200 Euro.
L’agevolazione viene concessa al fine di favorire il rinnovo del parco “apparecchi televisivi” dei consumatori italiani in vista della migrazione del sistema TV italiano da analogico a digitale; viene riconosciuta solo agli utenti del servizio di radiodiffusione che dimostrino di essere in regola, per l'anno 2007, con il pagamento del canone di abbonamento Rai (di cui al regio decreto-legge 21 febbraio 1938, n. 246, convertito dalla legge 4 giugno 1938, n. 880).

QUALI SONO I TIPI DI “APPARECCHI TELEVISIVI” AMMESSI ALLA AGEVOLAZIONE?

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Messaggio  crudelia Mar Dic 18, 2007 3:11 pm

Sorpresa di Natale: il Fisco si mangia la tredicesima

E il conguaglio si mangia la tredicesima
Il raffronto tra le imposte versate e quelle effettivamente dovute può avere effetti traumatici sullo stipendio
Dicembre è un mese dai due volti per chi percepisce la busta paga. Il primo è quello felice della tredicesima, il secondo può assumere aspetti tragici. E prende il nome di conguaglio fiscale, una vera e propria resa dei conti con l’amministrazione finanziaria.
Ma qual è il perverso meccanismo che rovina le feste di fine anno?
Tutto prende origine dalle leggi fiscali. La normativa, relativa alla tassazione dei redditi da lavoro dipendente, prevede che il sostituto d’imposta – ovvero il datore di lavoro - debba effettuare in ogni periodo di paga delle ritenute Irpef, che sono calcolate sul reddito corrisposto in ogni mese.
Tale prelievo, tuttavia, non è applicato a titolo definitivo, bensì a titolo d’acconto. Alla fine di ogni anno, infatti, lo stesso sostituto è tenuto al ricalcolo di tutte le somme ed i valori (beni e servizi) corrisposti al dipendente per definire la sua posizione con l’erario. Se il risultato è a debito significa che il totale delle ritenute applicate nel corso dell’anno è insufficiente rispetto a quelle effettivamente dovute per i redditi conseguiti, nel medesimo periodo, dal dipendente. Ecco, allora, che scatta il conguaglio e le ritenute da applicare "tagliano" la busta paga.

Fisco rovina feste
L’articolo 23, comma 3, del Dpr 600/1973 stabilisce che ogni sostituto d’imposta entro il mese di febbraio dell’anno successivo a quello di riferimento debba effettuare un controllo tra le imposte effettivamente versate a titolo di acconto nel corso dell’anno e quelle effettivamente dovute. In altre parole si passa da un prelievo su base presuntiva ad uno fondato sul reddito effettivamente percepito.
L’operazione può generare due risultati. Molto diversi fra loro. Un risultato a debito. E in questo caso significa che le imposte pagate nel corso dell’anno sono state insufficienti rispetto a quelle. Scatta, in questo caso, la sforbiciata della busta paga.
Se invece il risultato è a credito significa che sono state pagate più tasse del dovuto. In questa ipotesi il sostituto provvederà a restituire la somma di denaro pagata in eccesso.
Sebbene per legge sia consentito effettuare le operazioni di conguaglio sulle retribuzioni erogate in dicembre, gennaio o febbraio, in genere il conguaglio è effettuato con la retribuzione erogata nel mese di dicembre, che include la tredicesima.

La tredicesima
E’ una mensilità aggiuntiva, oramai prevista da tutti i contratti nazionali di lavoro. È un compenso definito indiretto, perché non è commisurato alla prestazione di lavoro, ma matura in base all’anno solare.
Semplificando. La tredicesima è pari a uno stipendio mensile. Nel calcolo non rientrano gli elementi della retribuzione non aventi carattere retributivo, non ricorrenti e non corrisposti in misura determinata. Per esempio non concorrono a determinare la tredicesima le maggiorazioni per il lavoro straordinario, le indennità per le ferie e per la reperibilità.
Inoltre, poiché questa mensilità matura per dodicesimi, nell’ipotesi di inizio o di cessazione del rapporto nel corso dell’anno, è corrisposta in proporzione ai mesi in cui si è prestato il lavoro.
La tredicesima, come qualsiasi reddito, è soggetta al prelievo Irpef e ai contributi previdenziali e assistenziali.
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Fisco Empty FISCO; AL 30 NOVEMBRE CHIUSI 1.017 NEGOZI, NON DAVANO SCONTR

Messaggio  crudelia Mar Dic 18, 2007 3:28 pm

Attività congiunta Agenzia entrate e Fiamme gialle

Roma, 18 dic. (Apcom) - Sono 1.017 i negozi chiusi al 30 novembre per la mancata emissione di scontrini o ricevute. E' quanto rende noto l'Agenzia delle entrate. "Sul versante della mancata emissione di scontrini o ricevute - ha riferito Villiam Rossi, direttore centrale dell'accertamento nel corso di una conferenza stampa - l'attività congiunta di Agenzia e Guardia di finanza ha portato al 30 novembre alla chiusura di 1.017 esercizi".
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