Tecnologie amiche: la banda larga difende l'ambiente
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Tecnologie amiche: la banda larga difende l'ambiente
1 miliardo di tonnellate di emissioni nocive risparmiate con la rete broadband. E’ il risultato di uno studio dell’American Consumer Institute
13/12/2007
Autostrade? Meglio se digitali.
Recenti studi sono riusciti a quantificare i contributi che apporterebbero i mezzi di comunicazione digitali dell’ultima generazione, se diffusi capillarmente, nella lotta alle emissioni di anidride carbonica.
The American Consumer Institute ha infatti da poco rilasciato una ricerca che documenta l’impatto positivo della banda larga sull’ambiente, nella riduzione dei gas responsabili dell’effetto serra.
L’adozione massiva della rete broadband e delle sue applicazioni, in 10 anni, ridurrebbe di 1 miliardo di tonnellate le emissioni nocive, un vantaggio inoltre che, se convertito in termini di risparmio energetico, corrisponderebbe all’11% delle importazioni Usa di petrolio.
Gli effetti virtuosi dell’autostrada digitale si rifletterebbero in diversi ambiti. Il primo coinvolge le vaste potenzialità del commercio elettronico, che permette di eliminare il trasporto delle merci nei magazzini dei grossisti e da qui verso i rivenditori finali, percorsi che incidono sulle emissioni per 206 milioni di tonnellate di emissioni nocive.
Inoltre, l’accessibilità di un numero crescente di beni direttamente dalla banda ad alta efficienza, quali cd, libri, film e videogiochi ridurrebbe il bisogno di supporti fisici, che perderebbero in tal modo anche la necessità di energia per essere confezionati, spediti e immagazzinati. Un processo già brillantemente avviato con il trionfo dell’email, che oltre a ridurre i trasporti postali combatte l'abbattimento di alberi destinati alle cartiere.
Sul mondo del lavoro è previsto un altro importante impatto verde: l’opportunità offerta dal telelavoro porterebbe infatti a un risparmio nei trasporti, quantificato in un calo di emissioni pari a 248 milioni di tonnellate di gas serra; mentre le videoconferenze annullerebbero la necessità di onerosi spostamenti riducendo del 10% i voli aerei nazionali.
Al di là dei dati riportati dall’associazione dei consumatori Usa, ciò che emerge è la tendenza ormai sempre più diffusa a includere tra i vantaggi economici i progressi nella lotta all’inquinamento, o viceversa, l’abitudine a contemplare tra i costi di un processo produttivo anche i danni all’ambiente.
I cosiddetti "costi esterni", quella pletora di danni che ricadono sulla collettività e che non sono sostenuti da chi li ha generati, cominciano finalmente a fare il loro ingresso nei bilanci delle attività umane.
13/12/2007
Autostrade? Meglio se digitali.
Recenti studi sono riusciti a quantificare i contributi che apporterebbero i mezzi di comunicazione digitali dell’ultima generazione, se diffusi capillarmente, nella lotta alle emissioni di anidride carbonica.
The American Consumer Institute ha infatti da poco rilasciato una ricerca che documenta l’impatto positivo della banda larga sull’ambiente, nella riduzione dei gas responsabili dell’effetto serra.
L’adozione massiva della rete broadband e delle sue applicazioni, in 10 anni, ridurrebbe di 1 miliardo di tonnellate le emissioni nocive, un vantaggio inoltre che, se convertito in termini di risparmio energetico, corrisponderebbe all’11% delle importazioni Usa di petrolio.
Gli effetti virtuosi dell’autostrada digitale si rifletterebbero in diversi ambiti. Il primo coinvolge le vaste potenzialità del commercio elettronico, che permette di eliminare il trasporto delle merci nei magazzini dei grossisti e da qui verso i rivenditori finali, percorsi che incidono sulle emissioni per 206 milioni di tonnellate di emissioni nocive.
Inoltre, l’accessibilità di un numero crescente di beni direttamente dalla banda ad alta efficienza, quali cd, libri, film e videogiochi ridurrebbe il bisogno di supporti fisici, che perderebbero in tal modo anche la necessità di energia per essere confezionati, spediti e immagazzinati. Un processo già brillantemente avviato con il trionfo dell’email, che oltre a ridurre i trasporti postali combatte l'abbattimento di alberi destinati alle cartiere.
Sul mondo del lavoro è previsto un altro importante impatto verde: l’opportunità offerta dal telelavoro porterebbe infatti a un risparmio nei trasporti, quantificato in un calo di emissioni pari a 248 milioni di tonnellate di gas serra; mentre le videoconferenze annullerebbero la necessità di onerosi spostamenti riducendo del 10% i voli aerei nazionali.
Al di là dei dati riportati dall’associazione dei consumatori Usa, ciò che emerge è la tendenza ormai sempre più diffusa a includere tra i vantaggi economici i progressi nella lotta all’inquinamento, o viceversa, l’abitudine a contemplare tra i costi di un processo produttivo anche i danni all’ambiente.
I cosiddetti "costi esterni", quella pletora di danni che ricadono sulla collettività e che non sono sostenuti da chi li ha generati, cominciano finalmente a fare il loro ingresso nei bilanci delle attività umane.
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